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Il rapporto nazionale OICE 2017 sul mercato congressuale

Un mercato florido, in grado di creare economia e sviluppo per il Paese: è la fotografia della meeting industry elaborata nel rapporto OICE 2016. Un progetto voluto e sviluppato da Federcongressi & Eventi, che ha affidato la raccolta dei dati sugli eventi congressuali italiani all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. 

E' stato letteralmente "tastato il polso" del settore dei congressi, degli eventi, dei grandi meeting in Italia. Ne è emerso uno strumento molto utile anche per gli addetti del settore (PCO, Convention Bureau, istituzioni pubbliche e private). 

Alessandra Albarelli, la presidente dell'associazione, ha dichiarato nella prefazione del rapporto: "L’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi - OICE è frutto dell’impegno dell’associazione e di un gruppo di Partner, ormai consolidato, che sostiene la realizzazione dell’indagine con la lungimiranza di chi, attraverso i dati e la loro interpretazione, individua le strategie capaci di migliorare le perfomance di un settore così straordinariamente importante per l’economia italiana. Non mi stancherò mai di ripeterlo: gli eventi aggregativi non sono solo un elemento che sostiene l’industria turistica ma anche uno strumento fondamentale per la diffusione della conoscenza e per la divulgazione della ricerca, promuovendo l’innovazione e lo sviluppo della scienza".

La ricerca ha perseguito da subito alcuni obiettivi fondamentali:

  • studiare la struttura dell’offerta di congressi ed eventi su tutto il territorio nazionale, raccogliendo informazioni riguardo alle principali caratteristiche delle sedi;
  •  rilevare, per il territorio italiano complessivamente inteso e per le diverse aree geografiche, il numero di eventi ospitati, la loro durata e il relativo numero di partecipanti a livello totale e in base al carattere locale, nazionale e internazionale degli eventi, nonché secondo la tipologia di ente promotore.

 

L’edizione 2017 della ricerca presenta alcune importanti novità:

  • una semplificazione della modalità di raccolta dei dati, ottenuta anche attraverso una ristrutturazione del questionario che ha reso più chiara la classificazione degli eventi per tipo di ente promotore;
  • un’analisi più dettagliata dei congressi e degli eventi ospitati dalle sedi istituzionali, con un focus particolare sulle strutture museali;
  • lo studio del posizionamento delle diverse tipologie di sede in base all’indice lordo di utilizzazione del numero massimo di posti che possono potenzialmente offrire per lo svolgimento degli eventi;
  • la rilevazione delle previsioni di fatturato per l’anno corrente non solo a livello complessivo, ma anche in base alle diverse voci in cui si compone il fatturato totale.

 

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